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Grande successo lunedì 24 ottobre presso il Milano...
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FABBRICA LAVORO

Le ASSOCIAZIONI DATORIALI costituiscono a tutti gli effetti una delle cosiddette parti sociali che periodicamente si incontrano a livello nazionale per definire insieme la stipula e i rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL).

A livello territoriale o aziendale, le parti possono invece discutere di questioni legate a problematiche lavorative locali o specifiche, fino a mediare questioni sindacali che vedano coinvolti anche un singolo lavoratore e una singola azienda.

Il ruolo di un’associazione di categoria è sostanzialmente duplice:

Perché iscriversi ad un'associazione datoriale?

Quali sono i benefici?

Strategici

L’adesione a un’associazione per un imprenditore può innanzitutto rappresentare un vantaggio in termini STRATEGICI, in quanto, grazie ad essa, può avere un canale di comunicazione privilegiato con le Istituzioni, in caso di necessità avvalersi della possibilità di esercitare delle pressioni, sviluppare una rete di business con gli altri imprenditori associati.

Aggiornati

L’adesione a un’associazione per un imprenditore può innanzitutto rappresentare un vantaggio in termini STRATEGICI, in quanto, grazie ad essa, può avere un canale di comunicazione privilegiato con le Istituzioni, in caso di necessità avvalersi della possibilità di esercitare delle pressioni, sviluppare una rete di business con gli altri imprenditori associati.

Servizi

Dal punto vista operativo, l’adesione a un’associazione datoriale permette inoltre di esternalizzare tutta una serie di servizi, che non tutte le imprese potrebbero gestire internamente, in particolar modo in termini di burocrazia e formazione.

Convenzioni e accordi

L’iscrizione ad un’associazione datoriale comporta in genere la stipulazione di una serie di convenzioni e accordi commerciali con aziende fornitrici di beni e servizi, creando così una rete di partner esclusiva a vantaggio delle imprese associate, che possono così beneficiare dell’applicazione di un ampio ventaglio di condizioni privilegiate, nonché di significativi risparmi economici sui costi aziendali.

LA LIBERTà dei datori di lavoro

Nel tentativo di conferire una dimensione ed un inquadramento all’organizzazione ed associazionismo dei datori di lavoro, la dottrina ha, anzitutto, fatto ricorso al concetto di libertà sindacale dei prestatori di lavoro e da questo ha, poi, dedotto una definizione a contrario del fenomeno e ciò ha dato luogo a due contrapposte tesi dottrinarie:

  1. La PRIMA TESI riconduce de plano la libertà di associazione dei datori di lavoro nell’alveo della libertà sindacale sancita dall’art. 39 Costituzione e ciò facendo leva sulla generale tutela del lavoro ex art. 35 Costituzione e, quindi, sull’esistenza di un principio di parità di trattamento financo tra categorie professionali tra loro contrapposte (tesi c.d. “simmetrica”).

  2. La SECONDA TESI riconduce, invece, la libertà di associazione datoriale in un ambito diverso da quello tutelato dell’art. 39 Costituzione e ciò in ragione del fatto che le libertà di associazione dei prestatori e datori di lavoro non sono tra loro coessenziali (tesi c.d. “asimmetrica”): tale ultima dottrina si è rivelata, infine, vincente, non tanto per il propugnato profilo della “coessenzialità”, quanto per aver portato l’attenzione degli interpreti sulla vera peculiarità sottesa all’intero fenomeno dell’associazionismo datoriale, ossia la tipologia di interesse di cui è portatrice.